Attendevo con ansia il nuovo film di Lumet "Onora il padre e la madre".Mi e' piaciuto davvero tanto ,ottima sceneggiatura,un andare avanti e indietro del tempo e degli accadimenti davvero magistrale i personaggi sono scolpiti psicologicamente nelle loro frustrazioni e rabbie come pochi sanno fare ma..... il finale e' a dir poco agghiacciante!!ATTENZIONE PUO' PROSEGUIRE A LEGGERE SOLO CHI HA GIA' VISTO IL FILM(spoiler) In soldoni il film e' la storia di due fratelli con grossi problemi economici che decidono di rapinare la gioielleria dei genitori .Il colpo va malissimo..il padre allora comincia a indagare per conto suo e arriva a scoprire tutto.
Nella scena finale Seymour Hoffman e' a letto in ospedale ,arriva l'anziano padre gli fa una carezza,sembra quasi di riconciliazione con quel figlio che non ha mai capito e amato come lui avrebbe voluto ,ed invece gli stacca le ventose che ha sul petto per il monitoraggio cardiaco e se le attacca sul suo per farlo continuare a funzionare ,gli toglie l'ossigeno e .....LO SOFFOCA CON UN CUSCINO!!Fatto cio' se ne va dall'ospedale in un fascio di luce bianca tipo LA VITA OLTRE LA VITA .No non ci sto!!!mi sono sentita tradita nel profondo.Quando il padre carezza il figlio mi stavo davvero commuovendo.Significava che l'amore di un genitore va oltre qualsiasi cosa e avrebbe sottolineato ancora di piu' l'azione e la disperazione del gesto dei figli.E poi cosa significa il fascio di luce bianca che avvolge il padre alla fine, tipo PARADISO ?No non ci sto perche'Onora il Padre e la madre non ha come continuazione :ALTRIMENTI TI ACCOPPANO!!!
lunedì 17 marzo 2008
NO,NON CI STO!
Pubblicato da gaia rosa alle 10:06
Etichette: Zetavisioni
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2 commenti:
Sono d`accordo con te e non capisco perke` Lumet ha deciso di trasformare il finale di questo splendido film, con una fantastica sceneggiatura e un geniale montaggio in una americanata?e nooo.
E poi soprattutto questo film non ti fatto venire in mente quello di W.Allen Sogni e Delitti?
:-) Lisa S.
Che personaggi, ragazzi!
Intensi, ben strutturati, curati nei dettagli più intimi, veri insomma. Ho sentito dire che il film a tratti risulta lento. Ma trovo che sia solo una possibilità per lo spettatore di vivere le emozioni, le intime frustrazioni e il dramma muto dei personaggi.
La scena in cui Ethan Hawke si alza dal divano e sembra fronteggiare il fratello in un moto di ribellione ("...tu non puoi trattarmi così...") per poi essere riassorbito quasi immediatamente dalla sua condizione di debole, dalla sua incapacità di farsi carico delle proprie responsabilità, dalla necessità triste ma assoluta di lasciarsi trascinare dalla corrente... La scena in cui Philip Seymour Hoffman apprende del tradimento della moglie (e del fratello) e sfoga la sua rabbia... mettendo in disordine... Il dolore più profondo, quello che morde lo stomaco, quello solitario e intimo, è silenzioso. La posizione quasi fetale in cui si adagia sul letto disfatto è l'immagine che secondo me meglio fotografa la sofferenza di quel personaggio che ha dovuto costruire da solo la propria sicurezza, perchè mai si è sentito amato da quel padre che non lo ha mai capito, apprezzato, spronato. "Onora il padre e la madre" impone il quarto comandamento. E lui invece truffa, sfrutta, uccide. Sarei stato tanto curioso di sapere se l'esasperazione fosse arrivata ad un livello tale da portarlo davvero ad uccidere il fratello. Ma sono sempre soddisfatto quando i film evitano di darmi tutte le risposte, evitando di trattarmi come un idiota.
Ben fatto. E comunque il finale... non è scontato.
Bravehearth
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