domenica 20 aprile 2008

COME L'OMBRA

Come vuole l'ombra staccarsi dal corpo
Come vuole la carne separarsi dall'anima
Cosi' adesso io voglio essere scordata
(Anna Achmatova 1922)

Questi i versi alla fine di un film che la regista stessa Marina Spada,definisce un miracolo:"“Volevo fare questo film a tutti i costi – dice - Sono andata in banca e ho preso un mutuo. Non sempre va così ed è anche giusto, quando si hanno dei soldi pubblici. Questo è stato il più grande azzardo della mia vita e per questo parlo di miracolo”.
Donna forte e determinata Marina ,figlia di un tranviere,e' regista e insegnante di tecniche della ripresa cinematografica,ed in questo film intenso, profondo ,appassionato, ci insegna una grande cosa:200 inquadrature, quando un film medio ne ha mille, 15 pagine di dialogo per 87 minuti quando in media ce ne sono 70 eppure sei dentro completamente a questa storia di donne in una milano d'estate.Ed il film continua a vincere premi in tutto il mondo.
LA TRAMA:Claudia, lavora in un'agenzia di viaggi milanese e vive senza illusioni in una monotona quotidianita' fatta di solitudine e gesti ripetitivi quasi maniacali Fino a quando Boris, l'insegnante di russo da cui è attratta, non le chiede un favore: ospitare per qualche giorno Olga, una sua presunta cugina in arrivo da Kiev. Dapprima seccata, poco a poco Claudia si rianima in compagnia della giovane ucraina, innamorata dell'Italia ("il Paese di Leonardo, di Michelangelo, di Armani") ed entusiasta del cappuccino. Quando Olga scompare, lasciando tutte le sue cose a casa dell'italiana, questa si mette alla sua ricerca nella deserta Milano d'agosto.
“Se non hai fatto mai niente, non ti fanno girare. E come fa uno a iniziare a lavorare nel cinema?” domanda provocatoriamente. “La mia speranza è che questo film faccia prendere coraggio a chi vorrebbe fare film, ma non ha i soldi del Ministero. Anche io li ho chiesti e quando me li hanno rifiutati, invece di deprimermi, ho scelto di fare da sola”.Brava Marina ci hai regalato proprio un
bel film!!!

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