Benvenuti a Disneyworld !!!Vi danno il benvenuto tutti i suoi personaggi!!"Dai calmati Gaia con il tuo sarcasmo e cerca di far capire anche agli altri qualche cosa!!!"
TRAMA:
il reporter televisivo Simon Hunt (Richard Gere) ed il suo operatore Duck (Terrence Howard) hanno lavorato insieme nelle zone di guerra più calde del mondo e da lì hanno creato reportage indimenticabili, 5 anni dopo il termine della guerra in Bosnia & Herzegovina si mettono alla ricerca di un criminale di guerra bosniaco (che nella storia vera e' Karadzic) al fine di catturarlo.
A loro si unisce anche Benjamin (Jesse Eisenberg), un giovane laureato che vuole diventare giornalista E così nasce la corsa dei tre verso Celebici, la roccaforte dove è nascosto il criminale di guerra, incontrando sulla strada oltre all’atteggiamento diffidente della popolazione serba, anche quello superficiale delle forze dell’ONU, e quello supervisore delle forze statunitensi.
L'idea di realizzare questo film parte da un articolo “What I Did On My Summer Vacation” (Ciò che ho fatto durante le mie vacanze estive)pubblicato sulla rivista Esquire nel 2000 davvero sorprendente:il giornalista Scott Anderson, insieme ad alcuni colleghi, nell'estate del 2000 in Bosnia, arrivò a un passo dal rifugio del most wanted (si fa per dire: in realtà non lo disturba nessuno) Radovan Karadzic. Tanto da essere scambiato per agente segreto in missione.Il senso dell'articolo era:come mai cinque giornalisti riescono in pochi giorni a trovare le tracce di un feroce inafferrabile bandito che tuttora la CIA e le polizie di mezzo mondo sembrano non riuscire a rintracciare?
Ok questo e' per dovere di ...blog che ve l'ho detto ....tornando al film la sceneggiatura e' imbarazzante,con battute a livello dei film di Walt Disney .Due omaccioni come Gere e Howard reporter stranavigati,che si fanno guidare ,a tratti ,dal saputello ,fastidioso figlio di papà, laureato ad Harvard (Jesse Eisemberg) .Questo va bene in un film per bambini dove l'eroe per forza di cosa deve essere il piu' giovane.
Richard Shepard, regista di The Hunting Party, ha dichiarato in un’intervista: “Ciò che mi ha spinto … è stato l’umorismo macabro di molti reporter di guerra, la forza elettrizzante e drammatica di una storia vera e gli aspetti oscuri e al contempo comici della caccia internazionale ai criminali di guerra. Mi è capitato da bambino di vedere Il Terzo Uomo e da allora i film ambientati nel dopoguerra non hanno mai smesso di appassionarmi. L’intrigo, il codice morale che si fa labile …”.
E sono stati proprio quegli occhi da bambino a rovinarlo!!!!!
0 commenti:
Posta un commento