Ci scrive Maggie e ci propone una nuova recensione:
"Vale la pena di dedicare due righe a questo film sorprendente. Sorprende e stupisce di continuo non solo per la sua ingenuità ma anche perchè non è facilmente collocabile (almeno per le mie capacità). Mi sento di escludere tutte le categorie cinematografiche, horror, splatter, noir, ecc. tranne una: è un “film de vampiri”! E ce ne sono per tutti i gusti: goffi, grassi, tagliati a metà, tutti interi, femmine, maschi….una gamma molto esauriente di queste creature si articola in un contesto campestre mozzicando a destra e a manca. Le vampirizzazioni hanno inizio con l’arrivo della bella “Lady qualcosa” che si rivelerà non solo vampira ma anche serpentessa, lo posso anticipare perchè si capisce subito. Non si capisce altrettanto bene perchè la bella Lady dorma in una cesta (vabbè che è serpentessa ma il letto ce l’ha) calzando stivali di pelle con tacco quindici sotto una tuta spaziale, decisamente l’ideale per dormire; e cosa dire del giovane H.G. che , in una sterminata collezione di LP appartenuti al defunto padre, ne reperisce fulmineamente uno, inciso guarda caso, da un incantatore di serpenti che gli servirà per stanare la vampirona/serpentona/cattivona. Questo film, dotato di involontario umorismo, ci offre comunque qualcosa di interessante nelle sequenze delle allucinazioni che in tre occasioni interessano i personaggi. Le scene così proposte, mi sono sembrate citazioni di grafica anni settanta: colori acidi, piani sovrapposti come collage, immagini di violenza cruda ma priva di emotività e dichiaratamente artificiale. Interessante. Se capita suggerisco di guardarlo...l’uscita dalla cesta della serpentessa vale tutto il film. Maggie"
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