sabato 8 novembre 2008

FRONTIERS

"Fara' molto male"recita la locandina ,ma in verita' l'unico MALE che potra' farvi questo film e' scoprire che gronda citazioni di altri film del genere horror mooolto piu' avvincenti di questo.Qui e' tutto gia' visto come in un enorme remake globale di 10 film messi insieme:Hostel,The descent,La casa del diavolo,non aprite quella porta...e molti altri.Dice il regista Xavier Gens:"« Durante la mia vita ho assorbito talmente tanti riferimenti cinematografici che dovevo esorcizzare questa cosa inondando lo schermo di citazioni. È uno dei modi per sentirsi più sicuri quando si gira il primo film ». Siamo contenti per lui ..ma un film non si produce solo per se stessi,ed invece questo ,sembra voler essere proprio la sua vetrina.Non a caso Luc Besson dopo averlo visto girare gli ha affidato Hitman L'assassino ,che in Italia e' uscito nelle sale prima di questo.Un occasione quindi d'oro per Gens ,un occasione mancata per il suo pubblico.Se vi interessano le varie tecniche cinematografiche e' senz'altro un film da vedere.Girato e montato in maniera veloce e coinvolgente ,con largo uso della macchina a spalla, per ottenere un effetto shutter, di fotografia simil medievale per intenderci.

Curiosita':400 i litri impiegati per l'intero film, di finto sangue!Ah se questo bastasse!!!Trama:Scoppiano dei disordini a Parigi, quando diviene forte il rischio che l’estrema destra vinca le elezioni: Tre ragazzi e una ragazza, Yasmine (che aspetta un bambino), tutti dai lineamenti di origine maghrebina, in seguito ad una rapina approfittando del trambusto,decidono di fuggire verso l’Olanda. Purtroppo per loro, si daranno appuntamento in un ostello sperduto nel nulla, vicino al confine col Lussemburgo, ospiti paganti di una famiglia di cannibali, per giunta fervidamente nazisti.Sempre dalle parole del regista "Nel 2002 l'estrema destra ottenne degli enormi risultati alle elezioni,e a dire il vero ero molto preoccupato, così ho cercato di trasferire la mia inquietudine in questo film. Ho pensato che il modo migliore fosse quello di creare una metafora di questa angoscia utilizzando un gruppo di ragazzi, simbolo dei giovani di oggi, sempre in fuga. Ma mentre cercano di sfuggire al nuovo regime, cadono nella trappola di un'ideologia assai più incerta."Non avrei scomodato la politica per un simile prodotto.Ecco il trailer e una sfida:se lo andate a vedere e ne riconoscete tra le pieghe altri titoli horror oltre quelli che ho citato ce lo fate sapere?

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