martedì 16 dicembre 2008

Addio, caro ispettore (o meglio... AUF WIEDERSEN)

Quando mi hanno detto che Stephan Derrick (e non Horst Tappert!) era morto, il mio primo pensiero e` corso al suo inseparabile amico/collega di una vita, Harry Klein. Che ne sara` ora di lui? Lui, che solo una volta in tanti anni di indissolubile binomio investigativo, si era trovato ad affrontare i criminali da protagonista e non da "spalla di contorno" dove trovera` ora la forza di scavare con altrettanta pervicacia nelle maglie sottili del male per trovare poi in un guizzo di umana comprensione il bandolo della matassa che tutto svela e tutto spiega anche al piu` ottuso dei teledipendenti!? In 281 episodi mai un vero dissidio, giusto qualche scaramuccia, in quello che probabilmente e` paragonabile piu` che al sodalizio Holmes-Watson a quello altrettanto familiare al loro pubblico di affezionati (anzi di piu`) rappresentato da Sandra&Raimondo... Dicevamo "che ne sara` di lui?" ma in realta` la domanda da porsi (senza nascondersi dietro un dito) sarebbe piu` correttamente "che ne sara` di noi"? Noi che seduti alle nostre scrivanie, osservati da una sua posa fotografica in bianco&nero insolitamente ginnica (che blasfemia!), lo abbiamo ridotto, ricolorato e rigirato come un calzino a seconda delle esigenze di Re Palinsesto. Noi, che abbiamo sempre optato per le "pezzature" piu` adatte a seconda degli spazi da riempire e ci siamo spesso resi conto che il cosiddetto prodotto ne guadagnava pure dai tagli (caso piu` unico che raro nel panorama televisivo mondiale). Sentiremo (di certo) la mancanza del suo tono bonario ma crudo, dei suoi modi paternalistici ma senza peli sulla lingua, della sua anacronistica visione del mondo e della famiglia (chi se la ricorda?) che nell'insieme guidava le indagini fino a far emergere il colpevole che (forse per sfinimento) confessava a Lui anche cose che con il crimine commesso c'entravano poco e niente. Il tutto senza mai uno straccio di indagine alla CSI, perche` dopotutto perder tempo con i guanti di paraffina, impronte, balistica, se si poteva incastrare il malfattore (evidente fin dal primo minuto anche al piu` sprovveduto dei telespettatori) semplicemente mettendolo (accerchiandolo) di fronte alle proprie responsabilita` in un ineludibile esclation (da supereroe) di sermoni moralistici che avrebbero trasformato anche Pacciani in madre Teresa?
Ci mancherai, caro Hor... ehm... caro Stephan. Da oggi a Monaco ed in ognuno dei 140 Paesi dove le tue indagini hanno colto indirettamente nel segno ognuno, anche il piu` incallito dei criminali, cerchera` di trovare la Strada del Bene Supremo sentendosi un po' piu` solo ma anche piu` cosciente e consapevole di tutto cio` che il tuo operato ha lasciato dietro di se`. (Enrico Miele)

1 commenti:

Anonimo ha detto...

ma che bel coccodrillo, che bei toni mélo e lucidi insieme.
un tributo ossimoro, che il mio stephen avrebbe certamente apprezzato.
sentitamente ringrazio,
harry