La scoperta di Charlie,sessantenne un po' fuori di senno appena uscito da una clinica psichiatrica e' quella di un tesoro nascosto dai conquistadores proprio sotto la cittadina californiana in cui vive con la figlia.E una miniera d'oro l'ha trovata anche Mike Cahill scrittore e regista di questo film quando Michael Douglas accetto' di interpretare Charlie.Perche' la storia si regge tutta attorno alla bravura eccezionale di Douglas nell'interpretare questo ruolo di padre un po' fuori di testa ma molto affezionato a sua figlia Miranda (Evan Rachel Wood) ,che riesce in pochi secondi a cambiare registro recitativo da esaltato visionario (o forse no)a padre preoccupato di far soffrire la figlia con le sue stranezze.Questo alternare lucidita' e follia cosi' efficacemente, rinnova ancora una volta l'estrema versatilita' di questo attore.
Interessante anche la California vista come terra di conquista in via perenne di espansione edilizia con gru e operai che progressivamente restringono sempre piu' il perimetro intorno alla loro casa, e una ricerca del tesoro su antiche mappe che descrivevavo dolci colline corrispondenti ora a Grandi Magazzini o al massimo a campi da golf in circoli esclusivi.Tutto recintato tutto ormai diventato una proprieta' privata.Peccato perche' gli elementi c'erano tutti :rapporto padre figlia,ricerca di un tesoro,la California ,Michael Douglas,una buona colonna sonora,ma il film mi ha lasciato un po' freddina,non emoziona ,non ha un ritmo suo, il regista sembra aver messo insieme tutte le scene senza aggiungere altro .
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