mercoledì 14 maggio 2008

MONGOL


Di sè stesso, Gengis Khan diceva :"Porto gli stessi cenci e mangio lo stesso cibo dei bovari e degli stallieri. Considero il popolo come un fanciullo e tratto i soldati come fossero miei fratelli. I miei progetti sempre concordano con la ragione. Quando faccio il bene, ho sempre cura degli uomini. Quando mi servo delle miriadi di miei soldati, mi pongo sempre alla loro testa. Mi sono trovato in cento battaglie e non ho mai pensato se c'era qualcuno dietro di me".
Figura mitica,leggendaria,forte,quella di Gengis Khan ,sicuramente difficile da rendere in una pellicola di un oretta o due.


Il regista russo,Bodrov ,ne ha sentito la responsabilita' ed ha dedicato diversi anni a documentarsi, leggendo tutto quello che è riuscito a trovare su Gengis Khan. I testi accademici sono basati in larga parte su congetture, perché non esiste una biografia dell’epoca. L’unica storia mongola risalente a quel periodo storico è La storia segreta dei Mongoli, un lungo poema scritto da un autore ignoto qualche tempo dopo la morte di Temugin, avvenuta nel 1227. Per secoli, si era pensato che La storia segreta dei Mongoli fosse andata perduta, finché una copia non è stata ritrovata in Cina nell’800.
E' dalla nomination agli Oscar come miglior film straniero che ne attendo l'uscita nelle sale e allora... eccomi pronta in prima fila a questo viaggio in Mongolia indietro nel tempo fino ad una delle storie che piu' mi hanno affascinato da sempre.Forse il film in origine durava il doppio perche' sono rimasta davvero spiazzata da alcuni salti temporali tagliati davvero con l'accetta!!!
Questo ritmo sincopato si avverte soprattutto durante la prima mezzora .Poi tutto progressivamente si distende ed acquista il giusto spazio.
Asano Tadanobu, star del cinema giapponese ,e uno dei miei attori cult del cinema asiatico in generale ,ha dimostrato in questo film ,la sua estrema versatilita' ,interpretando con assoluta intensita' il ruolo di Gengis Khan. Ricordiamo altre sue pellicole importanti Zatoichi di Takeshi Kitano,Ichi the Killer di Takashi Miike e Vital di Shinya Tsukamoto visti tutti e tre e imprescindibili se volete farvi una cultura di bel cinema asiatico.

1 commenti:

pasquale ametrano ha detto...

E' vero!!!!!!!Non mi ero accorto che era lo stesso attore degli altri capolavori che hai menzionato!!!Mitica!P.s. Fa strano vederlo senza mille piercing...