mercoledì 11 giugno 2008

CHIAMATA SENZA RISPOSTA

Continuo a pensare che l'unico remake hollywoodiano di un horror asiatico,valido, sia stato the ring .Negli altri anche se magari avvincenti manca sempre la stessa cosa: la giusta rappresentazione degli spiriti ,ed in genere del paranormale.Gli spiriti,le presenze ultraterrene sono parte integrante della vita di molti popoli asiatici.A loro si fanno offerte,si tengono altarini in casa con i propri antenati,si fanno cerimonie se qualche spirito sta disturbando un quartiere,una casa,una comunita'.Il confine tra la vita e la morte e' molto diverso dal nostro.E in un film orientale sono presenze forti e reali e l'inquietudine,la paura,il mistero ti si attaccano subito addosso ai primi minuti e non ti mollano fino alla fine.

Anche in questo film CHIAMATA SENZA RISPOSTA remake del Nipponico THE CALL del maestro Takashi Miike,ci troviamo di fronte ad un thriller piu' che un horror ben costruito ma che non ha nulla a che vedere con l'originale e quel cellulare poi... non fa molta paura.
TRAMA: suona il cellulare sempre con la stessa musichetta. Non fate in tempo a rispondere ed ascoltate il messaggio lasciato in segreteria. Peccato che si senta un vostro amico morire. Un amico che non è ancora morto. Ma che morirà.

1 commenti:

pasquale ametrano ha detto...

Sull'argomento "l'horror e il cellulare" segnalo il work in progress dell'adattamento cinematografico dell'apocalittico romanzo "Cell" di Stephen King, dove un misterioso segnale che fa impazzire il mondo intero si diffonde attraverso il telefonino...Paura, eh?