Mancano 5 giorni alle olimpiadi di Pechino ed io mi sono organizzata cosi':mentre mio marito sara' davanti al televisore anche per le partite a volano ,io mi vedro' film che parlano della Cina di ieri e di oggi ..beh anche questo e' un modo di partecipare, no??E cosi' ho aperto ieri il mio festival del cinema cinese con un film di Gianni Amelio che mi ero persa quando usci' nel 2006 ,LA STELLA CHE NON C'E' con Sergio Castellitto e Tai Ling.
Trama:Una delegazione cinese arriva in Italia per rilevare un grande impianto da un’acciaieria in disarmo. Vincenzo Buonavolontà, manutentore specializzato nei controlli delle macchine, è convinto che l’altoforno in vendita non sia in buone condizioni e vuole ostinatamente trovare il guasto perchè non succedano, com’è già accaduto, incidenti gravi agli operai che dovranno manovrarlo. Vincenzo scopre il difetto dell’impianto quando però i cinesi sono già ripartiti con tutto il carico per il loro Paese. Non ci pensa due volte: vola a Shanghai per consegnare di persona la centralina idraulica modificata che permetterà all’altoforno di funzionare perfettamente. Ma lo aspetta una brutta sorpresa: l’azienda cinese che aveva comprato l’impianto lo ha già rivenduto ad altri, il capo della delegazione che Vincenzo aveva conosciuto in Italia è passato a nuovi incarichi e, soprattutto, nessuno sa o vuole dire dove sia finito l’altoforno...gli fara' da guida una giovane ragazza cinese,gia' incontrata in Italia. Ecco in sintesi il racconto della Cina direttamente da Castellitto per Mymovies :"In Cina è come viaggiare dentro un pianeta dove le immagini vanno dal medioevo alla fantascienza, dall'efficienza tecnologica più avveniristica alla povertà.È un Paese che come sappiamo ha una crescita economica impressionante, una crescita che condiziona non soltanto il suo prodotto interno, ma il mondo intero. Non credo che la Cina conquisterà il mondo, piuttosto lo comprerà...La stella che ho trovato è l'esperienza in sé, è il privilegio di aver fatto il viaggio. Forse quella mancante è la stella sulla bandiera, quella che mi piace pensare sia della libertà. Ma forse anche quella della comunicazione. Se penso alla nostra vecchia Europa in contrapposizione con ciò che ho visto, ho la sensazione di vedere la differenza che passa tra un cinema d'essai e una multisala. L'Europa è un cinema d'essai".Delicato,profondo,introspettivo questo film di Gianni Amelio.E aggiungerei documentaristico suo malgrado.Perche' Amelio,non riesce mai a rimanere fuori dalle storie che racconta,entra completamente nella realta' sociale,geografica,economica , umana e racconta sempre storie di vita e di popoli,nel modo piu' verosimile possibile.Una bellissima storia di amicizia ,dell'incontro di due culture ed anche della buona volonta' di un uomo .Castellitto eccezionale,una scena tra tutte ,il pianto liberatorio sulla barca.Se volete conoscere un po' di piu' la Cina di cui si parla tanto questi giorni ,non perdetevi questo film.
domenica 3 agosto 2008
LA STELLA CHE NON C'E'
Pubblicato da gaia rosa alle 08:12
Etichette: Zetavisioni
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