sabato 23 agosto 2008

Siamo tutti figli di J.R.

Probabilmente non sarà capitato a molti sentir gridare sulla spiaggia “Sue Ellen torna quì che c’è il panino con la frittata!”, ma la leggenda metropolitana vuole che durante gli anni ottanta molte bambine fossero state battezzate con il nome di una delle protagoniste di DALLAS, il serial che ha segnato la storia della televisione mondiale (è tra i primi dieci programmi televisivi più visti di tutti i tempi) e di quella italiana in particolare. Infatti, attraverso le avventure degli Ewing, trasmesse inizialmente da Rai Uno per soli tre mesi per poi essere cedute alle televisioni di Berlusconi, Canale 5 si impose solidamente come la vera alternativa privata alla tv di stato. Con tutto quel che ne è seguito poi: pensate, non ci fosse stato J.R. l'Italia oggi sarebbe diversa!


La notizia è che quest'anno ricorre il trentennale della serie, trasmessa per la prima volta dalla CBS nel 1978. Una grande reunion si terrà l'otto novembre nel Southfork Ranch, in Texas, alla presenza di Bobby, Sue Ellen, J.R. e altre celebrità, con un grande barbeque che solo la famiglia Ewing è in grado di offrire. Offrire si fa per dire, visto che i biglietti per partecipare vanno dai cento ai mille dollari e ancora non si sa chi riceverà i proventi della serata. Intanto è in preparazione un film tratto dalla serie che dovrebbe vedere John Travolta nel ruolo di J. R., interpretato in tv da Larry Hagman.

E mentre i fan di Dallas si dirigono in Texas, quelli di Supercar possono sbracarsi sulle poltrone.

Torna infatti KITT, l'automobile parlante e totalmente computerizzata, "guidata" da Michael Knight (David Hasselhoff) nella serie originale, che tra l'altro aveva una sigla indimenticabile. Il 24 settembre la NBC trasmetterà la prima puntata delle avventure di Mike Tracer, figlio di Michael Knight, che combatte il crimine a bordo della sua macchina intelligente. Ce la farà a reggere il confronto con Dexter, Lost e Desperate Housewife?

3 commenti:

Adamantina ha detto...

conosco molte Pamele, moltissime in effetti........
inoltre mi ricordo che esisteva anche il gioco da tavolo DALLAS; ci giocavo spesso con i miei fratelli: io facevo J.R., che in teoria era il più cattivo, mio fratello era Cliff e mia sorella Bobby, loro baravano e io perdevo sempre....(in particolare mi facevano capitare una carta svantaggiosa in cui J.R. pagava un mucchio di dollari per la clinica riabilitativa di Sue Ellen che era alcolizzata) Eh, che ricordi!
Adele

Anonimo ha detto...

Intanto dichiaro pubblicamente, e con un certo orgoglio, di non avere mai, e dico mai visto nemmeno una puntata di Dallas. Forse sono l'unico, non lo so, ma è così... Dite che l'Italia forse senza JR sarebbe stata diversa... beh, non è una cosa negativa, quindi, anche pensando su quali reti è stata trasmessa la nefanda serie... E comunque a distanza di trent'anni un JR ce lo abbiamo comunque... provate a decrittare le iniziali e vedrete che ho ragione...

Ismaele ha detto...

Purtroppo non credo che il passaggio di "dallas" dalla RAI a CANALE5 abbia sortito gli effetti nefasti che suggerisce NAGI,sono state troppe le trovate, televisivamente parlando,geniali del nostro,molto determinato, concittadino:dalla tv dei ragazzi,ai film in prima serata,ma sopratutto ai quiz televisivi.
Ebbene si' lo ammetto,ho seguito la serie sopracitata per qualche anno,ho digerito tutto di quel telefilm fino alla resurrezione di BOBBY alias l'UOMO DI ATLANTIDE morto e fatto tornare perche' la serie era in deficit di ascolti,praticamente la moglie PAMELA si era sognata un paio di stagioni.Da quel momento(chissa'come mai),non l'ho piu' seguita.