Quando da piccoli ci vietavano una cosa,la tentazione era grande di infrangere proprio quella regola e cosi' ,azioni che magari non erano al centro dei nostri pensieri, in qualche modo cominciavano a farsi spazio nelle nostre menti.Accostavo la sedia alla libreria di casa.... non bastava....mi alzavo sulle punte ed eccomi finalmente a raggiungere quel libro, assolutamente vietato ,ma sicuramente non il piu' bello della mia vita!Lo stesso vale per questo film della giovane regista cinese Li Yu .Ha fatto molto rumore la censura di alcune scene di sesso e non solo,nel suo paese e la successiva eliminazione dalle sale, quando il governo cinese seppe che in rete girava la copia integrale.Grande scambio di post e commenti in tutto il mondo su quest'opera francamente un po' deludente.Se la Cina non avesse fatto tanto rumore probabilmente questo piccolo film non si sarebbe neanche notato.Ho captato qua e la' aria di furbizia: svariate inquadrature di grattacieli a mo' di documentario,scene di sesso nei primi minuti a tenere il pubblico incollato ...non so'..avevo grandi aspettative per questo film ma in realta' mi ha deluso per riprese,fotografia ,per quella freddezza di fondo che non mi ha fatto entrare in empatia con nessuno dei quattro personaggi.Trama:Liu Ping Guo e An Kun, trovano lavoro in un centro massaggi, lei come massaggiatrice e lui come lavavetri. Un giorno, Liu Ping Guo, arriva a lavoro in uno stato confusionale per aver bevuto troppo la sera prima ad una festa, il suo capo allora si approfitta di lei, non sapendo di essere visto dal marito che stava lavando i vetri. Ma Liu Ping Guo resta incinta e il marito An Kun, pensa di volgere la situazione a suo vantaggio, ricattando il loro capo, ma non tutto andrà come aveva previsto.
Se si guarda questo film come un reportage,sicuramente il pregio e' quello di aver svelato un lato dolentissimo di questa Cina moderna,l'idolatria del denaro e del sesso in un mondo dove i sentimenti si affievoliscono sempre piu'.Forse profondamente e' questo che ha disturbato tanto i cinesi,scoprirsi purtroppo uguali a tanta parte del mondo.
lunedì 1 settembre 2008
LOST IN BEIJING
Pubblicato da gaia rosa alle 09:40
Etichette: asian, Zetavisioni
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