Un bianco e nero che svela il grande amore del regista per la fotografia,e di un fotografo infatti stiamo parlando,anzi del fotografo delle rockstars per eccellenza Anton Corbijn,olandese occhi di ghiaccio,mago dell'immagine di artisti quali gli U2 e i Nirvana.Ora con questo lungometraggio rende omaggio ai Joy Division celebre gruppo anni settanta londinese e al loro vocalist Ian Curtis morto suicida a soli 23 anni.Il film infatti racconta la vita e la musica di Curtis e della sua band, concentrandosi sul suo carattere ombroso, sulla sua turbolenta vita matrimoniale, sui problemi con la depressione e l'epilessia. Basato sul libro “Touching From a Distance” scritto dalla moglie di Ian, Deborah, e musicato tra gli altri dai New Order, la band nata dalle ceneri dei Joy Division.""Fare questo film ha significato chiudere un cerchio. I Joy Division sono stati il motivo che mi ha spinto a trasferirmi in Inghilterra all'inizio della mia carriera. Con Control ho voluto chiudere quel capitolo della mia vita".Questo e' uno di quei film che saperne tutta la storia prima ,il perche' e ' stato voluto,cosa rappresenta per chi lo ha prodotto, e' fondamentale.Allora possiamo vederlo con occhi totalmente diversi: da semplice riproduzione biografica di un 'artista come possono essere tante ,diventa un atto d'amore ,un omaggio,una pagina di vita vissuta e condivisa.Bravo ed incredibilmente somigliante Sam Riley per niente a disagio nell'interpretare una leggenda del rock. Vedetevi questo brano del film e giudicate voi la somiglianza.
domenica 26 ottobre 2008
CONTROL
Pubblicato da gaia rosa alle 16:56
Etichette: Zetavisioni, Zoundtracks
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