Qualche tempo fa su sky ando' in onda Kill Gil ,il film di Gil Rossellini ,videodiario della sua atroce malattia.Ho amato quest'uomo cosi' coraggioso e ironico dai primi istanti della pellicola. Gil Rossellini,regista e produttore di origini indiane, figlio adottivo di Roberto Rossellini, quattro anni fa si era gravemente ammalato, e in seguito nel documentario dal titolo ironico Kill Gil Volume 1 aveva raccontato appunto, la sua lotta contro la malattia, che lo aveva costretto su una sedia a rotelle, e successiva durissima riabilitazione.Gil Rossellini era il figlio naturale di Sonali Das Gupta, la donna indiana che fu la compagna di Roberto Rossellini dal 1957, dopo la fine della storia d'amore tra il regista di Roma, città aperta e Ingrid Bergman.E' andato via in silenzio,i giornali ne hanni parlato pochissimo e questo mi dispiace.Era un' artista sensibile,intelligente,ironico ,profondo .Andro' alla proiezione alla mostra del cinema di Roma del suo ultimo film Kill Gil 2 e mezzo, con tanta tanta malinconia ,sull'impermanenza di questa vita terrena.
venerdì 10 ottobre 2008
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1 commenti:
Ho conosciuto Gil anni fa. Aveva presentato al Prix Italia, a Firenze, mi pare che si fosse nel 1999, un progetto semplice e affascinante nella sua ingenuità. Proponeva di usare la televisione come strumento di pace. Le emozioni positive trasmesse da Charlie Chaplin o da Laurel & Hardy sono inarrestabili e senza tempo né frontiere. Poteva servire, a una nazione che usciva da una guerra, far vedere in televisione programmi così, basati su un linguaggio universale. Musulmani ed ebrei, cattolici e protestanti, buddisti e induisti, o semplicemente atei, tutti trarrebbero giovamento da una tv che trasmettesse simboli di pace, non di guerra.
M.S.
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