lunedì 3 novembre 2008

TOHORROR FilmFest 2008

(dal nostro inviato Stefano Ricco)

Si conclude l'VIII edizione del ToHorrorFilmFest, rassegna dedicata all'horror e al fantasy, che prevede cinque sezioni in concorso: cortometraggi, lungometraggi, experimental&mutation, sceneggiature e colonne sonore. Si aggiudica la "mannaia" per il miglior lungometraggio "Ecstasi In The Parking", di Davide Cardelli, premiato dalla giuria composta da Pasquale Ruju e Massimo Mulè, alla cui proiezione, ahimé, non ho potuto assistere. Una menzione speciale va invece a favore del giovane autore torinese Renato Esposito e al suo lungometraggio "A 6 Giorni Dalla Fine". Marco Testa e Sara Graziani assegnano la mannaia-premio experimental&mutation a "La Casetta Di Marzapane", opera visionaria, disturbante quanto realistica di Claudio Centimeri il quale, attraverso gli innocenti occhi di un bambino, racconta una favola orrorifica. Certo, non si può attribuire la colpa dei mali moderni esclusivamente alla televisione, ma una buona fetta di responsabilità bisogna pur riconoscergliela! Premiato meritatamente quale miglior cortometraggio dalla giuria composta da Francesco Calabrese e Alberto Carmignano, "Una Storia Di Lupi", di Cristiano Donzelli. L’intensa e significativa recitazione di Franco Nero ha influito sicuramente sulla buona riuscita dell'opera, opera capace di creare una certa tensione emotiva senza necessariamente mostrare il sangue scorrere, ricorrendo ad un tema intramontabile quanto affascinante come la licantropia.
Ancora, Giovanni Polesello ed Enrico Audenino, giurati della sezione dedicata alle sceneggiature, premiano "Il Segreto Dei Giochi" di Vincenzo Pandolfi, mentre la mannaia per la migliore colonna sonora viene riconosciuta a "Bleed", di Nil by Mouth, dalla giuria composta da Turimegazeppa e Niccoló Bosio. Il festival ha previsto, nell'ambito dei suoi quattro giorni, diversi eventi tra cui la proiezione presso il cinema Empire di "Colour From The Dark", ultima opera di Ivan Zuccon, che sembrerebbe aver suscitato una reazione positiva nel pubblico. Altro evento rilevante è stata la presentazione di "The Dirt", cortometraggio di Simona Simonetti, musicato da Claudio Simonetti, storia forte di abusi e violenza in cui la mano femminile della regista si sente. Oltre al Vj set di Videopuntozero e ai dj set di Topa Jay e di Gianluca Servetti, quest'ultimo collaboratore della rivista musicale Rockerilla, inseriti tra venerdì e sabato, nella serata conclusiva di sabato 1 novembre, sempre al Cafè Liber di Torino, luogo deputato ad accogliere l'intero festival, c'è stato l'interessante incontro/intervista con Massimo Picozzi, psichiatra-criminologo di rilevanza e notorietà, cui Massimiliano Supporta ha rivolto alcune domande intorno al tema ispiratore della serata e dell'intero festival, la "follia". Picozzi si è rivelato preparato, oltre che sul mondo dei più famosi assassini seriali, quali ed esempio l'americano Edward Gein, ispiratore di film classici quali "Psycho", "Non Aprite Quella Porta" e "Il Silenzio Degli Innocenti", anche a livello di "orrore" cinematografico, trasposizione artistica del suo crudo lavoro. Ma di cosa ha paura uno che con la follia ci lavora, che tratta quotidianamente con quelle paure e quelle umane ossessioni che spesso degenerano in patologie criminose? - gli viene chiesto durante il dibattito. A spaventarlo è la banalità, sì, la banalità che si nasconde dietro certi crimini, spesso motivati dai loro autori in maniera romanzata, ma che nascondono spesso motivazioni semplicemente banali.
Le pecche della manifestazione? Forse un livello un po’ troppo amatoriale di alcune opere proposte, ma concordo appieno con l’opinione secondo cui essere selezionati in un festival è comunque un notevole incoraggiamento a migliorarsi e l’obbiettivo del festival, penso, sia anche questo!Il merito speciale va comunque all'Ass. Deinos, alias ToHorroFilmFest, nelle persone di Davide Saggiorato, presidente, Max Supporta, direttore artistico, Stefania Nardin e Luigi Cominetti, organizzazione, Giada Supporta, accoglienza, Nunzio Preziosa, ufficio stampa, Andrea Mittica e Erika L. Supporta, immagine/grafica, Simona Scotton e Veronica Prasciolu, scenografia e Tony Kelvin, web design, che hanno reso possibile la realizzazione del festival, lavorando disinteressatamente e seriamente, cercando di dare dignità ad un genere che non si riduce a budella estrapolate e teste tagliate, ma che scava in profondità, nell'animo umano e nella società che lo circonda: grazie per il gentile riguardo che avete riservato a noi autori delle opere in concorso che abbiamo assistito per quanto possibile al festival, magari affrontando un lungo viaggio. Viaggio ripagato oltretutto da una splendida città che, illuminata da un'inaspettata quantogradita giornata di sole, si è mostrata in tutta la sua misteriosa, oscura bellezza.E come qualcuno ha detto in chiusura, ci vediamo alla prossima edizione, e sempre più incazzati!

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