lunedì 19 gennaio 2009

SHANGHAI BABY


Zhou Weihui e' una delle mie scrittrici cinesi preferite e non sono certo la sola, con i suoi milioni di lettori nel mondo,idolo dei giovani cinesi nonostante e a discapito della censura. 28enne, laureata in lingua e letteratura presso la prestigiosa facoltà di Fudan, a Shanghai, con trascorsi di modella, barman, attrice, giornalista,scrittrice, la cosa questa,che le riesce di piu'a giudicare dai risultati. Le piace scrivere della Cina di oggi attraverso storie di ragazzi in un certo qual modo smarriti."«I giovani cinesi di Shanghai bevono Coca Cola, fanno l' amore, pensano alla carriera e vogliono diventare ricchi. Di politica si interessano poco o niente , dice Zhou Weihui.Dal punto di vista culturale, a partire dal 1949, nel nostro paese non si è più prodotto nulla di veramente importante. Tanto che, per quanto mi concerne, finisco spesso col rifugiarmi nella lettura dei classici. Come me, si comportano molti altri giovani."Ma la bellezza dei suoi romanzi sta nell'estrema capacita' di entrare sottopelle ai suoi personaggi, nonostante siano tutti attratti e vittime del mondo edonista circostante ,e farli vibrare di vita vera.In Italia sono usciti due romanzi:Sposero' Budda e Shanghai Baby,di quest'ultimo e' uscito in cooproduzione con la Germania ,un film per la regia di Berengar Pfahl.La storia si rifà al dilemma tra amore carnale e amore spirituale, ben espresso dalla citazione di Milan Kundera che fa la nostra protagonista Coco:" Fare sesso con una donna e dormirle accanto sono due passioni distinte e contraddittorie. Il desiderio di fare sesso può essere applicato ad un numero infinito di donne, ma il desiderio di dormire accanto a qualcuno può essere esteso ad una donna soltanto."Ora il film ,e la storia in generale, e' fortemente sensuale,e non c'era bisogno quindi di banalizzare il tutto con la playmate Bai Ling (anche produttrice esecutiva del film)attrice cinese ,ormai hollywoodiana a tutti gli effetti ,troppo esplicitamente provocante nella vita e sul set.Eppure la sua vita sembrava proprio non aver bisogno di tanta ostentazione:l'esordio sul palcoscenico avviene a 14 anni, mentre fa il servizio militare nell'esercito cinese. Per tre anni intrattiene, ballando e cantando, le truppe di stanza in Tibet. Poi, nel 1989, è in prima linea, nella protesta dei giovani di Tienanmen: una scelta che blocca la sua promettente carriera teatrale a Pechino. E così la bella e talentuosa star si trasferisce in Occidente, dove partecipa a molti film (L'angolo rosso, Anna and The King, Lei mi odia di Spike Lee) e a varie serie tv..Poi sono arrivati gli atteggiamenti divistici.Ma la bellezza del personaggio di Coco ,in Shanghai baby,e' proprio l'essere una ragazza come tante ,magari piu' tormentata e sregolata di altre ma sicuramente non una bambolina.Recitazione troppo nervosa per un personaggio invece a tratti malinconico e rallentato come in una bolla irreale.E poi c'e' sempre l' annoso problema del doppiaggio in italiano con una voce troppo carica e recitata che non puo' farci immedesimare nel personaggio.Godetevi dunque il trailer in originale.Trama: Coco (Bai Ling) è una giovane scrittrice cinese che ha fatto della passione per la scrittura la sua professione. Il libro che sta per completare, pero', manca dell'ultimo capitolo, il più importante. Coco la decisiva ispirazione cerca di trarla proprio dalla sua vita ,e dalla sua citta'Shanghai: qui conosce due uomini, Tian Tian (Gregory Wong) e Mark (Luke Gross): entrambi avranno un ruolo decisivo, e tragico, nella vita della ragazza.

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