"La storia è una monotona ripetizione; gli uomini sono stati, sono e saranno sempre gli stessi», sentenzia Consalvo uno dei protagonisti del film.
Mi sento di condividere appieno questa mattina....
Va beh torniamo al film che in larga parte mi e' piaciuto.Per Faenza, portare sul grande schermo il libro di De Roberto, scritto nel 1894 e a lungo vittima di ostracismo, soprattutto perchè ritenuto anticlericale, è stato ‘’un atto di giustizia. E’ uno dei più bei romanzi della nostra letteratura, che ha anticipato, per tematiche, di cinquant’anni il Gattopardo, il quale in molte parti l’ha copiato'’.
E' la storia di una famiglia borbonica catanese che riesce a sopravvivere all'unita' d'Italia perche'"il potere e' piu' importante di qualsiasi altra cosa"
Ma e' anche la storia di una famiglia in tutte le sue dinamiche di padre padrone,mogli, figli,che allora contavano meno di niente ,in alcuni casi.
Bravissimo Lando Buzzanca nel ruolo appunto di padre durissimo e avidissimo meno emozionante Preziosi,suo figlio.Un film da vedere per riflettere sull'Italia di oggi.
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