E' la storia di un amore lungo una vita,un amore che vive e sopravvive agli anni in attesa di concretizzarsi.
E' una storia bellissima ,ma questo i lettori di Marquez gia' lo sapevano.
Il regista Newell ,dopo i fasti di Harry Potter e il calice di fuoco ,ha deciso di cimentarsi con ben altro genere portando qualcosa di nuovo .
La scelta di girare parte in 35mm e parte in elettronica l'ho trovata fenomenale!Rende il film sicuramente piu' realistico meno patinato,ed impone senza dubbio al regista una cura maggiore per ogni movimento,inquadratura,scenografia fotografia.L'elettronica rende tutto piu' freddo e Newell ha dimostrato che si possono realizzare cose bellissime lo stesso senza togliere nulla al pathos.
Javier Bardem sempre ai massimi livelli e Giovanna Mezzogiorno all'altezza del ruolo anche se una sua intervista mi ha lasciata un po' perplessa...
"Nel film sono Fermina Daza, donna che sceglie la sicurezza economica e sociale del dottor Juvenal Urbino (Benjamin Bratt), abbandonando l'amore giovanile Florentino Ariza (Javier Bardem), uomo la cui dedizione ritroverà immutata cinquant'anni dopo, ormai settantenne. Fermina è una donna forte e anticonformista, che rifiuta l'amore adolescenziale per una vita d'agiatezza: era per me un personaggio molto seducente, dotata com'è di quell'istinto che solo le donne possono avere".
Ma da quando l'anticonformismo e' sposarsi per interesse?da quando l'istinto "solo di noi donne" ci porta a non riconoscere l'amore vero?
Ma la Mezzogiorno l'ha visto il film?
Bellissime le canzoni cantate da Shakira
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