Premetto che non amo particolarmente il cinema di Matteo Garrone e che, a mio modesto parere, il neo neorealismo italiano si era fermato a Mery per sempre e Ragazzi fuori... Ma devo proprio ammetterlo: Gomorra (tratto dal best seller di Roberto Saviano) è davvero un capolavoro. La Scampia ritratta dal talentuoso regista romano fa venire letteralmente i brividi e per tutto il film ci si chiede come sia possibile che ancora oggi esistano realtà così estreme ma molto vicine a noi. La violenza è talmente inaspettata in un contesto cinematografico assolutamente cronachistico che in alcune scene sono letteralmente saltato dalla poltrona (e sono un tipo che guarda i peggiori splatter movies senza battere ciglio!!!). San Gennaro sembra non proteggere più una Napoli affogata nel suo stesso sangue e il sole del Golfo non rischiara mai il grigiore di vite parallele e disperate dove i camorristi sono costretti a ricorrere, tra una strage e l'altra, all'artificialità dei solarium. Toni Servillo, come al solito, meriterebbe una cattedra all' Actor's Studio così come il resto del cast, professionista e non, dovrebbe strappare più di un applauso alla platea. Da vedere assolutamente.
sabato 24 maggio 2008
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