Truculentissimo quest' horror di inizio estate di Carter Smith . Lo scrittore Scott Smith(semplice caso di omonimia) aveva iniziato a scrivere una storia breve su un gruppo di archeologi che viene colpito da un'infezione. Il racconto però non viene mai completato e finisce nel cassetto per parecchi anni, finché l'autore non vede Signs, il film di Shyamalan e decide di scrivere un horror. "Nel cercare del materiale che potesse fare al mio caso ho ritrovato quei vecchi scritti abbandonati, ho cambiato qualcosina qua e là e proseguito su quella strada, solo che al posto del virus, i protagonisti venivano colpiti da un'entità molto più terrificante". Alla sua uscita Rovine viene definito un incrocio tra Thomas Harris ed Edgar Allan Poe; Stephen King lo elogia pubblicamente; Ben Stiller si aggiudica i diritti attraverso la sua casa di produzione cinematografica Red Hour...Sara' ....ma l'ho trovato un po' banalotto nel suo svolgimento.Tanto rumore per nulla.Il titolo mi aveva incuriosita e l'idea di una storia ambientata tra le rovine maya mi intrigava.Ma i maya qui c'entrano ben poco .Trama:Un gruppo di amici sta trascorrendo una piacevole vacanza in Messico. La situazione precipita quando durante un'escursione archeologica con altri turisti nella giungla si imbattono in qualcosa di terribile che vive tra le rovine.Troppo spensierati all'inizio del film il gruppo di ragazzi in vacanza.Un'allegria forzata che lascia troppo intuire il dramma che incombe.Scene sanguinolente ,amputazioni di gambe con dovizia di particolari,automutilamenti...tutto senza suspence.Passo dopo passo seguiamo la vicenda con epilogo che gia' si intuisce.Il finale poi non vi riporta immediatamente a Descent?Eh gia' ma quello era un altro film!!!Domanda da un milione di dollari:Cosa c'entra la canzone HOT STUFF durante i titoli di coda?E poi:siamo sicuri che il pollice verde sia sempre una virtu'?Occhio alle piante del vostro balcone!
giovedì 3 luglio 2008
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