Un bel regalo davvero, quest’horror di fine luglio! Ai primi posti nel medagliere olimpico e ai primi posti in brividi e adrenalina questi coreani! Thriller con i dark colors dell’horror, mi ha tenuta incollata al video dai primi minuti alla fine. Trama: Jeon Juno e’ un assicuratore che non riesce, nonostante il regolamento glielo vieti, a separare la sua vita privata da quella dei suoi clienti. Ed eccolo quindi rivelare alla persona sbagliata il dramma che ha condizionato tutta la sua vita: un fratellino morto suicida. E’ la strada che lo portera’ alla Black House, e al fitto intreccio di misteri che essa custodisce. Black house che come una camera oscura, sviluppera’ tutto il non vissuto e non detto della sua vita. Questa e’ la grandiosa capacita’ del cinema asiatico, prerogativa assolutamente imbattuta del loro modo di raccontare l’esistenza. Il protagonista e’ spirito, anima, corpo, pensieri, ricordi, inconscio. E con lui parte anche il nostro viaggio, qualcosa in piu’ dell’immedesimazione alla ricerca di quel filo di cause ed effetti che lega e collega tutti gli accadimenti della nostra vita.
giovedì 14 agosto 2008
BLACK HOUSE
Pubblicato (in trasferta) da GAIA - 12:13 del 14/08/2008
Pubblicato da Anonimo alle 12:04
Etichette: asian, Zetavisioni
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