sabato 9 agosto 2008

E VENNE IL GIORNO

E' il vento, già dalla prima inquadratura, il veicolo che ci porta dentro questo racconto cinematografico. Vento che arriva da non si sa dove e che sparisce senza preavviso, senza motivo. Così come le api che, come spiega ai suoi alunni il professore di scienza protagonista del film, sono sparite dagli Stati Uniti da un po' di tempo. Nessuna ipotesi si è dimostrata valida, si tratta di uno di quegli "atti di natura che avvengono senza che la scienza riesca a spiegarli sino in fondo". E ci troviamo nel bel mezzo di un terribile "atto di natura": una tossina blocca i neurotrasmettitori responsabili dell'istinto di autoconservazione dell'uomo, avviando un'epidemia di suicidi di massa.

Shyamalan, regista della pellicola, costruisce un film lineare, pulito, potente nella sua semplicità. Già dalla colonna sonora, ricorda i classici della fantascienza anni cinquanta, con lo scienziato protagonista che mette in campo la razionalità contro l'irrompere di una minaccia impensabile fino a quel momento. Solo che ora l'uomo di scienza già conosce i suoi limiti, è consapevole che viviamo in un mondo per la maggior parte inspiegabile. Come il prete di SIGNS o lo psicologo del SESTO SENSO, il professore di THE HAPPENING (titolo originale che significa L'avvenimento, evidenziando il carattere ignoto di ciò che accade nel racconto) per decifrare la realtà, ha con sè solo la sua capacità di ascoltare, esaminare, capire e credere. E come nei film precedenti sono queste qualità che lo mantengono in equilibrio, fino alla fine, inattesa, dell'evento straordinario.

Per concludere voglio sottolineare la capacità eccezionale di Shyamalan di fare film evocativi e di argomento fantastico con dei budget limitati e con un uso praticamente nullo di effetti speciali. In questa clip tratta da SIGNS, è la combinazione di attesa, suspense, incredulità evocata per tutto il film che, accostata a un unico e semplice effetto speciale, crea una atmosfera veramente raccapricciante.
Pensate ai film citati sopra o a THE VILLAGE. Posti isolati con sei attori, inquadratura evocative di elementi naturali, dialoghi esemplari per esattezza e completezza. Il tutto per creare atmosfere orrorifiche o fantastiche. Quanto saranno costati secondo voi?


1 commenti:

Ismaele ha detto...

Non mi sono strappato i capelli dalla gioia alla fine del film,tutto sommato pero',non mi e' dispiaciuta affatto l'ultima fatica di M.N.SHYAMALAN.
Impressionante come con pochissimi mezzi e un'ottima idea si possa creare un'atmosfera cosi' angosciante per tutta la durata di un film.
Piacevole rivedere BETTY BUCKLEY la ABBY ABBOTT de "La famiglia Bradford",serie televisiva molto in voga negli anni 70