Taro,un vecchio saggio abita in una baracca, zeppa di libri ,che si affaccia sulla baia di Tokyo.Ogni tanto apre i suoi libri e li lascia asciugare un po’ al sole per proteggerli dall’umidita’.In quelle belle mattine di sole gli piace chiacchierare con qualcuno e Yosuke,quarantenne con problemi economici e sentimentali e’ uno di questi,anzi,il piu’ speciale,quello che agli occhi del vecchio ,e’ pronto per un viaggio particolare alla scoperta di se stesso.Gli racconta allora, che molti anni fa , in un villaggio della penisola di Noto, in una certa casa dalla quale si vede un ponte rosso,Nascose una giara contenente un'antica statua in oro di Budda, rubata in un tempio di Kyoto. Se la trovera’ sara’ sua.Yosuke che non ha piu’ nulla da perdere decide di partire.Questo il preambolo di un film gioiello del maestro Shoei Imamura.
Ecco allora il ponte rosso e la casa ,abitata da una creatura femminile davvero particolare,Saeko che al loro primo incontro quasi lo violenta tanto e’ il desiderio di unirsi a lui e liberarsi dall’acqua che la riempie come dice lei ,fino al collo.Eh gia',perche' da Saeko al culmine del piacere escono zampilli esagerati d’acqua,tanto che la casa e' organizzata idricamente in modo da far confluire tutto nel fiume sottostante con grande gioia dei pesci e dei pescatori.Yosuke e’ intrigato dal sesso con questa donna cosi’ particolare, e decide di restare un po’ al villaggio dove trova anche lavoro a bordo di un peschereccio.Da qui un percorso di vita ed emozioni ben piu’ preziose di una statua d’oro..ma questo il vecchio saggio Taro forse lo ha sempre saputo. Bellissime e buffe al tempo stesso, le immagini di sesso con questi zampilli di acqua primordiale che avvolge e rigenera. Solo i grandi maestri riescono in imprese, dove i piu’ fallirebbero in prodotti volgari.Ho in mente anche un film di Takashi Miike” Visitor q “,chi l’ha visto ricordera’ la donna che ad un certo momento comincia a produrre una quantita’ industriale di latte,tanto da allagare casa,e riempire al tempo stesso di infinito amore i cuori infranti dei suoi familiari.Li’ ombrelli che si aprono ,qui grandi teli di plastica a proteggere in qualche modo la casa.Imperdibili entrambi .
lunedì 1 settembre 2008
ACQUA TIEPIDA SOTTO UN PONTE ROSSO
Pubblicato da gaia rosa alle 18:51
Etichette: asian, Zetavisioni
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