"Marilyn interrogava interminabilmente la propria immagine allo specchio,seduta o in piedi,con il labbro pendulo,gli occhi socchiusi,assorta nel proprio riflesso.L'ossessione di Marilyn per gli specchi era nata con lei.La trovavano spesso,ancora bambina,ferma davanti alla propria immagine.Da adulta, i suoi amici e colleghi la vedevano di continuo davanti ad uno specchio a tre luci,intenta a scrutarsi per sistemare le pieghe dell'abito o il disegno di un sopracciglio.Le era quasi impossibile passare davanti ad uno specchio senza cercarvisi.Truman Capote racoonta di averla vista un giorno seduta per ora davanti al suo riflesso.Le aveva chiesto che cosa stesse facendo e lei aveva risposto :"La guardo".
(tratto dal bellissimo libro di Michel Schneider "Marilyn ultimi giorni ultima notte"2007 Bompiani)
domenica 19 ottobre 2008
Marilyn e gli specchi
Pubblicato da gaia rosa alle 09:38
Etichette: zetaomaggi
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