giovedì 4 dicembre 2008

MAX PAYNE

Stanotte non riesco a dormire per un piccolo sogno da incubo che ho fatto e allora per rasserenarmi un po' vi parlo di questo film imperdibile.Pur essendo amante dei videogiochi non ho mai giocato con Max Payne, e quindi il mio punto di vista e' forse un po' diverso dagli altri.Il regista John Moore definisce il suo nuovo lavoro "un action-thriller neo noir "e aggiungerei io,perfettamente riuscito con un punto di forza primo tra tutti:Mark Wahlberg,candidato non a caso all'oscar,in un' interpretazione davvero magistrale.Questo e' un film diverso da Hitman,li' il protagonista rimase piu' fedele alle movenze da videogioco.Ma Wahlberg e' diverso,perche' e' stato differente proprio il suo approccio al copione: "Quando mi proposero la sceneggiatura ancora non sapevo che il personaggio che avrei interpretato fosse l'eroe di un videogame, e forse è stato meglio così. Non frequento molto i videogiochi né mi piace che lo facciano i miei figli. Io amo il golf e qualsiasi attività all'aperto, per questa ragione ho invitato i miei bambini a fare altrettanto, l'idea che esercitino soltanto i pollici mi spaventa. Superate le prime perplessità sulle origini ludiche di Payne, ho trovato invece interessante il mio personaggio e ho deciso di vincere il pregiudizio, la sceneggiatura era buona e così ho accettato il ruolo. A quel punto ho comprato immediatamente il gioco per saperne di più sul mio poliziotto dark e per prepararmi ad interpretarlo. Ho affidato il videogame al mio assistente e durante le pause dalle riprese lo guardavo giocare, in questo modo mi sono fatto un'idea sulla sua esistenza virtuale e l'ho sviluppata sul set. Payne è veramente un bel personaggio, un uomo spinto dal dolore, dalla rabbia, dalle emozioni, un uomo che vuole vendicare il brutale assassinio della sua famiglia. E dalla famiglia, dal pensiero della mia famiglia sono partito per trovare il mood giusto per interpretare ed essere Max Payne."Il Max Payne che ne e' venuto fuori ci coinvolge ,emoziona,commuove e trascina in un mondo di ricordi,sofferenza,demoni(meravigliose le figure alate) e desiderio di vendetta.Non credo sia stata solo la sua famiglia ad ispirargli la giusta calibratura del personaggio ,i suoi occhi ci parlano di vita vera gia' vissuta:Mark e' cresciuto in una famiglia proletaria e numerosa, troppo numerosa (cinque fratelli e tre sorelle) a quattordici anni lascia la scuola; a quindici entra a far parte di una gang giovanile (con atti di violenza che variano dai lanci di sassi contro automobili in corsa a slogan razzisti), a sedici picchia due turisti vietnamiti con un bastone di legno per derubarli lasciandone uno a terra incosciente e l'altro senza un occhio. Finisce così in prigione e ci resta per 45 giorni. Uscito di prigione decise di cambiare completamente vita con ottimi risultati.Trama:MAX PAYNE racconta la storia di un poliziotto determinato a scovare i responsabili dell'uccisione della sua famiglia e di un suo collega. La sua furiosa ricerca di vendetta lo condurrà in un viaggio da incubo un mondo di oscurità. Via via che il mistero si infittisce, Max (Mark Wahlberg) si troverà a combattere nemici oltre il mondo naturale e affrontare un impensabile tradimento. Regia di Moore impeccabile, con delle rotture improvvise di ritmo durante alcune scene d'azione concitate, rallentando in modo estremo gli accadimenti ,per esaltarne la forza, davvero di gran effetto.E voi appassionati del videogioco originale cosa ne pensate del film?Cosa si prova a vedere il proprio eroe di gioco in carne ed ossa?
r

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ma losai che pure io stanotte non ho dormito per un brutto incubo che ho avuto? that's incredible!

gaia rosa ha detto...

uffi con quest'anonimato qui non si riesce a scambiare due parole su sto' blog!!!

Anonimo ha detto...

stavolta sono io, e quando dico io sai di chi parlo. anche perchè mi hai appena mandato una mail. anche perchè da mò che che l'avevi capito che siamo empatiche...

gaia rosa ha detto...

aaaaah ok ok !!bacio