Un altro corto che ha partecipato alla serata del 30 novembre è stato LA SCELTA di Stefano Ricco. Già presentato al Torino Horror Fest, questo film è un passo ulteriore dell'autore di BIGLIETTO PER L'INFERNO, vincitore dello Zetaoscar 2007, nell'esplorazione del mondo del fantastico e delle tecniche di ripresa.
Ecco la scheda:
"La ricerca disperata di se stessa conduce la protagonista ad una inesorabile scelta.
Scritto e diretto da Stefano Ricco
musiche originali di Giuseppe Capozzolo
con Laura Fabbri e Alex Papshev"
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La giuria ha espresso i seguenti, dettagliati giudizi:
Belle alcune attenzioni al personaggio del vampiro. Testo un po' aulico, recitazione non straordinaria.
All'inizio mi ha fatto paura ma la recitazione tra i due appare approssimativa. Vampiro improbabile, quanto l'attaccapanni.
Fotografia troppo realistica per una storia così misteriosa. La scenografia, in un film, non deve essere casuale. Sai inventare storie e sai appassionare, devi lavorare sul resto.
Molto ben girato ma troppo forzato in alcuni punti.
Miglior attrice non protagonista la vecchietta che sbatte lo straccio. "Ricco" di suggestioni, location curate, così come le musiche, begli effetti speciali. Dialoghi letterari, soggetto deja vu ma facce ben scelte: il russo fa paura più di Putin.
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Il pubblico si è espresso come segue, spesso apprezzando l'avvenenza della protagonista:
Poco mordente...miglior attrice protagonista...si potrebbe avere il telefono della vampira?...il codice Giacobbo...pretenzioso...fatto bene ma scontato...buona messa in pratica di una trama imbarazzante...basta co' 'sti vampiri...troppo dialogo...nemmeno il peggior Dario Argento avrebbe concepito un simile film...destinato a festival di maggior prestigio...ben diretto e recitato...didascalico, attori poco espressivi...molta carne al fuoco, cottura incompleta. Parte bene ma si perde...ottima regia...curato per buona parte delle inquadrature scivola verso soluzioni semplicistiche...non racconti visivamente ciò che con troppo testo provi a spiegarmi...buona post-produzione.
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Personalmente credo che questo cortometraggio sia una prova di coraggio dell'autore che ha ambiziosamente voluto cimentarsi con la realizzazione di un vero e proprio film. Recitazione, varie location, musiche originali, doppiaggio ed effetti visivi: non si è fatto mancare niente. Il risultato, con pregi e difetti, lo avete visto allo Zfest e sono sicuro che Stefano Ricco ha fatto un passo in avanti nell'esplorazione e nella formazione delle sue qualità di regista. In bocca al lupo.
1 commenti:
faccio anch'io un bell'in bocca al lupo al regista: se lo merita per la densità che sottosta al corto ( e traspare). l'unico elemento che ha mitigato la mia paura è stato l'uso quantitativamente importante delle parole. tante. forse troppe?
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